Fondo Di Partecipazione “Credito Futuro Marche”: Sottoscrizione Contratto Per Avvio Fondo “Nuovo Credito” – Sezione Ordinaria Pmi (Fnc-Ord)

In data 9 Gennaio 2024 la Regione Marche e il RTI “Credito Futuro Marche” costituito dai confidi UNI.CO (in qualità di mandataria) e Confidicoop Marche e da Artigiancassa (gruppo BNL-Paribas) hanno sottoscritto il primo contratto attuativo nell’ambito del Fondo di Partecipazione “Credito Futuro Marche”, il quale era stato presentato alla stampa in data 18 Dicembre 2023: con tale firma si avvia il primo strumento a sostegno dell’accesso al credito delle PMI delle Marche, mettendo a disposizione una dotazione iniziale di 20 milioni di Euro per la concessione di garanzie su finanziamenti alle imprese e contestualmente di contributi in conto interessi e oneri.

Alla pagina https://www.creditofuturomarche.it/ sono già disponibili le informazioni di sintesi della misura, dal 19/01/2024 i Confidi di 1° grado potranno consultare gli allegati e presentare la richiesta di convenzionamento Fondo Nuovo Credito – Sezione Ordinaria per le PMI (FNC-ORD) e dal 29/01/2024 i Confidi Convenzionati potranno raccogliere le domande di ammissione dei soggetti beneficiari.

Nuova riforma del Fondo di garanzia per le PMI: in vigore dal 1°gennaio 2024

Entra in vigore dal 1° gennaio 2024 la riforma del Fondo di garanzia per le Pmi in applicazione del cosiddetto DL Anticipi. Le nuove disposizioni, che avranno validità per dodici mesi, confermano alcune novità introdotte nel periodo pandemico come l’importo massimo garantito per singola impresa pari a 5 milioni di euro, l’ammissibilità per small mid cap (imprese con un numero di addetti compreso tra 250 e 499 unità), per enti del terzo settore e enti religiosi, la gratuità per le microimprese.

Allo stesso tempo, sono ripristinate alcune misure previste dalla normativa precedente al Covid, come la non ammissibilità delle imprese nella fascia 5 del modello di rating del Fondo e la differenziazione della copertura per le operazioni di liquidità in base alla fascia di rating.
Infatti, mentre la garanzia per operazioni di investimento resta invariata all’80%, per le operazioni di liquidità la riforma prevede una riduzione della copertura rispetto al 2023, con l’applicazione di due aliquote al 60% e 55%, comunque più convenienti rispetto alla normativa precedente al Covid.

In generale, è l’articolazione complessiva delle percentuali di copertura che risulta semplificata rispetto alla normativa pre-pandemica:
80% per operazioni di investimento, di importo ridotto e di microcredito, nuova Sabatini; per start-up, start-up innovative, incubatori certificati e enti del terzo settore
60% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 3 e 4 del modello di valutazione)
55% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 1 e 2 del modello di valutazione)
50% per operazioni di capitale di rischio
40% per mid-cap a fronte di operazioni per investimento e per mid-cap start-up innovative.
30% per mid-cap a fronte di operazioni di liquidità

Novità per le operazioni di importo ridotto con il significativo ampliamento del loro raggio di azione: il nuovo limite dell’importo ammissibile è di 40 mila euro per ciascun soggetto beneficiario (limite cumulativo per tutte le operazioni in essere) che può arrivare fino a 80 mila euro per le richieste di riassicurazione presentate dai cosiddetti confidi “autorizzati” (senza l’applicazione del modello di rating ai fini dell’ammissibilità, come già previsto dalla normativa pre-pandemica).

Per gli enti del terzo settore, introdotti per la prima volta tra i beneficiari del Fondo di garanzia delle norme emergenziali, l’importo ammissibile per ciascuna operazione è di 60 mila euro (senza applicazione del modello di rating ai fini dell’ammissibilità), se iscritti al Registro nazionale del Terzo settore e al Repertorio economico amministrativo. Senza l’iscrizione al citato Repertorio, al pari di quanto previsto per gli enti religiosi civilmente riconosciuti, questa tipologia di soggetti beneficiari è ammissibile solo utilizzando le risorse di una specifica sezione speciale di prossima istituzione.

Anche per le commissioni, infine, la riforma prevede novità e conferme. Le commissioni una tantum, eliminate per le microimprese, rimangono infatti in vigore per piccole e medie imprese (rispettivamente allo 0,5% e all’1% dell’importo garantito) e vengono introdotte per le small mid cap (1,25%).
Le commissioni per il mancato perfezionamento delle operazioni accolte dal Fondo sono eliminate per tutte le richieste di riassicurazione. Per la garanzia diretta queste commissioni, invece, si applicano solo ai soggetti richiedenti (banche, confidi e altri intermediari) che superano la soglia del 5% delle operazioni accolte e non perfezionate nel corso di ciascun anno.

Fonte: Circolare MCC n. 21/2023
Normative a confronto: disposizioni in vigore al 31.12.2023 e dall’1.1.2024




UNI.CO. partecipa alla convention Fedart Fidi a Roma

In occasione della convention Fedart Fidi a Roma, evento che coinvolge tutti i confidi d’Italia, il nostro Direttore Paolo Mariani, accompagnato dal Presidente Maurizio Paradisi, è intervenuto moderando il talk dedicato al ruolo dei confidi a sostegno delle PMI.
Un momento di confronto che ha visto coinvolti Pierpaolo Brunozzi Responsabile Business Unit Strumenti di garanzia e agevolazioni Mediocredito Centrale, Gianfranco Torriero Vice Direttore Generale Vicario ABI e Giacomo Cioni, Vice Presidente Fedart Fidi.