UNI.CO. continua il processo di crescita: guarda alla Sicilia per raggiungere quota 82.000 imprese
Al termine di una giornata di formazione il direttore Mariani ha fornito i dati che parlano di aiuti a 12.000 imprese in 5 anni e a volumi per 616 milioni di euro
Perugia, 30 ottobre 2023 – “La nostra vera funzione è dare risposte a quel mondo produttivo che spesso fatica a dialogare con altri soggetti e che non è così strutturato da affrontare da solo gli investimenti e la gestione del proprio patrimonio”. Così il presidente di UNI.CO. Maurizio Paradisi al termine della giornata di formazione che si è svolta venerdì 27 ottobre al Plaza Hotel di Perugia. Una giornata che ha avuto come titolo “Un UNI.CO. Sguardo”, un momento di studio, di confronto e condivisione che si è sviluppato attraverso un percorso formativo e di team building.
Un progetto che ha coinvolto tutta la struttura del Confidi che a Perugia ha chiamato a raccolta il personale di Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, con l’obiettivo di favorire la crescita della cooperativa per essere così pronti a raggiungere, insieme, i prossimi obiettivi. Obiettivi importanti perché ora il Confidi punta ad incorporare anche realtà siciliane per arrivare a 82.000 imprese socie (oggi sono 70.000).
Nella mattina si è svolto un primo momento di formazione dedicato al Change Management, in cui si è affrontata la gestione del cambiamento per far fronte alle sfide di un mercato sempre più complesso, con l’obiettivo di accogliere tali cambiamenti e trasformarli in opportunità.
Nel pomeriggio, invece, la formazione è stata indirizzata da un lato agli account operanti nel territorio con “L’approccio consulenziale nei confronti del cliente”: da venditori di prodotto a partner che forniscono soluzioni a bisogni specifici. Come costruire quel legame di fiducia con il cliente che lo renderà “fedele”.
Il resto del personale interno si è invece focalizzato sul tema del “Diversity Management”, la valorizzazione delle differenze in ambito lavorativo e come la gestione delle diversità, intese come peculiarità, può portare un team aziendale a migliorare l’efficienza.
Terminata la formazione, ha preso la parola il presidente Paradisi che ha rimarcato: “Molto spesso il lavoro del confidi è un vero e proprio sostegno alle imprese più deboli e faremmo un errore a non credere che siano il nostro mercato. Il giorno che tutte le imprese saranno cresciute, efficienti e avranno tutte le carte in regola per un accesso al credito, forse non servirà più UNI.CO.”.
Poi è stata la volta del Direttore Generale UNI.CO. Paolo Mariani, che ha fatto il punto della situazione rivolgendosi non solo al personale presente in sala ma anche ai rappresentanti territoriali e nazionali delle associazioni di categoria che fanno parte del cda.
“In questi anni – ha esclamato Mariani – nonostante le difficoltà dettate anche da fatti di cronaca, il nostro sviluppo è proseguito. Partendo dalle Marche siamo arrivati prima in Umbria, poi in Abruzzo e in Molise. Ma il nostro percorso di crescita è ancora in atto e continua la sua proiezione verso il sud del Paese. Abbiamo infatti in programma un’importante operazione rivolta alla Sicilia che ci permetterebbe di arrivare a quota 82.000 imprese socie”.
“Tutto questo senza dimenticare che a capo della piramide ci sono le Associazioni di Rappresentanza; noi siamo qui perché loro l’hanno voluto e perché noi rappresentiamo loro, non potremmo esserci senza di loro e la legittimità ci discende da loro. Non c’è una vita autonoma del Confidi senza la forza delle Associazioni di Rappresentanza. Ovviamente serve la loro fiducia e il dialogo con il sistema bancario per essere al servizio della micro e piccola impresa”.
Mariani ha concluso il suo intervento con un focus sui numeri che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni: “Dal 2019 ad oggi questo Confidi ha realizzato 20.633 operazioni (fideiussioni, credito diretto, garanzie e consulenza), generando volumi per 616 milioni di euro e servendo 12.279 imprese. Abbiamo generato 13,5 milioni di utili (al 30/9 l’utile è di 1 milione) e incrementi patrimoniali per 20 milioni di euro”.
Il Segretario generale Cna Otello Gregorini ha invece puntualizzato: “Oggi si rafforza sempre di più l’esigenza, il ruolo e la prospettiva dei Confidi. Queste strutture sono un tratto indispensabile perché la gran parte delle imprese non è in grado di trattare con il sistema bancario. UNI.CO. ha basi solide per dare queste risposte ed ha saputo superare le diversità con la condivisione, con la prospettiva comune, che rafforza e dà la possibilità a questa struttura di continuare in questo processo di aggregazione e di sviluppo che può portare UNI.CO. a raggiungere i traguardi prefissati”.
Anche il Segretario generale Confartigianato Vincenzo Mamoli ha portato il suo contributo: “Sono contento che questi interventi arrivino dopo una giornata dedicata alla formazione perché abbiamo bisogno di competenze e di fare squadra. La presenza di UNI.CO. nei territori è motivo di orgoglio per noi associazioni perché dobbiamo stare vicini alle imprese; in questo modo possiamo dare risposte dove serve. Il ruolo di UNI.CO. è prezioso anche per questo ed i dati che sono emersi oggi sono significativi perché in un tempo di difficoltà le imprese riescono ad avere una realtà che permette loro di accedere al credito”.
Interessante anche la sottolineatura dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria Michele Fioroni: “Quando si parlava di Confidi una volta si pensava ai brutti anatroccoli, ma noi in Regione abbiamo guardato sempre più ai brutti anatroccoli che ai bei cigni. Questo perché le aziende non hanno tutte le stesse esigenze ed è importante assistere e sostenere anche quelle piccole, non solo le grandi. Aiutare quelle piccole è importante, perché anche se sono sane a volte faticano ad accedere al credito per continuare il processo produttivo. E noi abbiamo il dovere morale di dare aiuto a queste realtà perché molte di quelle aziende sono nate con le pile di cambiali, hanno utilizzato la liquidità per proseguire l’attività e oggi necessitano di accedere al credito per non chiudere”.
La giornata di formazione è terminata con l’esibizione di Neri Marcorè, un artista di fama nazionale che ha saputo attirare l’attenzione dei presenti facendo leva anche sulle regioni di provenienza del personale di UNI.CO. dando valore alle diversità. Insieme a lui il chitarrista Fabrizio Guarino e il violinista Marco Santini, autore anche di una performance che ha accompagnato il video ufficiale dell’iniziativa.
La giornata di formazione si è avvalsa anche della collaborazione del sostegno di alcuni partner che lavorano spesso al fianco di UNI.CO.: Counsel, De Besi-Di Giacomo, GranThornton, Tavoni, myOffice, Sixtema, Crif, Artigiancassa.
SI PARTE CON UN CICLO DI WEBINAR SU AFFIDABILITÀ FINANZIARIA E CREDIBILITA’ AZIENDALE
Protocollo d’intesa tra UNI.CO. e The-Hive
Promuovere lo sviluppo economico e la creazione di lavoro, integrando talenti, tecnologie, know-how e capitali all’interno di una rete che favorisca la crescita stessa del lavoro. E’ uno degli obiettivi di The Hive (FVB srl) incubatore certificato dal MIMIT che negli ultimi giorni ha firmato un protocollo di intesa con UNI.CO., il confidi più grande del centro sud Italia.
Un accordo importante perché se da un lato The-Hive (FVB srl) contribuisce ad assistere le realtà economiche del territorio per favorire il processo di sviluppo imprenditoriale e la creazione di nuove imprese, dall’altro UNI.CO. agevolerà questo processo mettendo a disposizione servizi e prodotti dedicati per le esigenze delle imprese assistite da The-Hive (FVB srl) come, ad esempio, garanzie su finanziamenti, fideiussioni dirette o garanzie su linee di credito collegate a Bandi, ecc.
Firmato protocollo d’intesa tra UNI.CO. e ANCE Marche per il sostegno alle imprese di costruzioni
È stato firmato nei giorni scorsi un importante accordo tra UNI.CO. e ANCE Marche, l’organismo che rappresenta gli imprenditori edili marchigiani. Tale protocollo prevede una collaborazione per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese che operano nel campo delle costruzioni. UNI.CO. è un confidi da sempre molto attento alle esigenze del territorio e del suo tessuto economico e quando ANCE Marche ha manifestato l’esigenza di avviare un percorso di collaborazione con un intermediario finanziario al fine di offrire un servizio di miglioramento all’accesso del credito verso il sistema bancario alle proprie imprese i rispettivi vertici si sono subito confrontati per trovare un’intesa.
Con la firma di questo protocollo le imprese aderenti alle Associazioni Territoriali Ance delle Marche avranno la possibilità di rivolgersi a UNI.CO. per beneficiare dei servizi e prodotti che il Confidi mette a disposizione del tessuto economico locale per individuare le soluzioni più adeguate alle esigenze imprenditoriali al fine di sostenere i progetti e le esigenze di credito.
Sostegno alla liquidità delle imprese colpite dall’alluvione: i Confidi a garanzia dei 4,2 milioni di euro stanziati dalla Regione Marche.
La Regione Marche ha attivato un fondo straordinario di 4,2 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese colpite dall’alluvione del 15 settembre scorso. Sono fondi regionali, a cui ha contribuito con un milione di euro anche la Camera di Commercio delle Marche, garantiti dai Confidi su finanziamento bancario, destinati alle piccole e medie imprese fino a 250 addetti e 50 milioni di fatturato o 43 milioni di attivo. Il finanziamento bancario massimo sarà di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento, e potrà essere estinto da eventuali contributi statali per i danni subiti. Le imprese che vogliono fare richiesta dovranno presentare una Autodichiarazione (DPR 445/2000) sui danni subiti e/o altra documentazione quali fatture/preventivi/perizie/ordini. La garanzia del Confidi ha una copertura massima dell’80%. I contributi potranno essere concessi entro la data della cessazione dello stato di emergenza (16 settembre 2023 salvo proroga).
Marche, Umbria, Abruzzo e Molise: Uni.Co. diventa il confidi più grande del centro-sud Italia
Completato il processo di fusione per incorporazione tra il confidi del sistema Cna e Fidimpresa Abruzzo e Molise
Ancona, 1 luglio 2022 – Uni.Co. diventa iI più grande confidi del centro-sud Italia. Si è concluso con successo il processo di fusione per incorporazione tra Uni.Co. ed i confidi del sistema Cna Fidimpresa Abruzzo e Molise che entrano a far parte della nuova realtà. Lo scorso anno si era concretizzata l’altra importante aggregazione che aveva visto protagonisti Fidimpresa Umbria S.C. e Rete Credito Marche Ascomfidi S. C.
La nuova operazione genera un soggetto solido e altamente qualificato che, esteso su Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, seguirà più di 60 mila azienda associate, con 80 milioni di mezzi propri, ed un obiettivo di produzione per il corrente anno di almeno 150 milioni di euro. Lo stock si posizionerà su di un valore superiore al mezzo miliardo tra garanzie, credito diretto e fidejussioni.
La strategia prevede, come obiettivo dei prossimi anni, una maggiore efficienza del posizionamento nelle quattro regioni, così da fornire una risposta concreta e immediata al sistema delle Pmi che rappresenta l’ossatura numericamente più rilevante del comparto produttivo italiano. Il tratto distintivo del nuovo soggetto sarà anche il confronto con i propri interlocutori, in virtù di circa 150 collaboratori distribuiti capillarmente nelle sedi delle quattro regioni.
“Grazie a questo processo di fusione – chiosa il direttore generale di Uni.Co Confidi Paolo Mariani – oggi rafforziamo la presenza sul territorio di un intermediario finanziario che vuole essere realmente al fianco delle nostre imprese, a partire dalle PMI. Combattendo la frammentazione, andremo a dare delle risposte rapide ed efficienti al tessuto economico con una strategia organica, il cui principale punto di forza sarà quello dell’affidabilità e del dialogo. In questa visione terremo conto delle diversità che saranno interpretate come valore aggiunto e sinonimo di elementi differenzianti. Del resto Marche, Umbria, Molise e Abruzzo sono connotate da un filo conduttore, in quanto è molto radicata la presenza di piccole medie imprese che presentano l’esigenza comune di crescere. Inoltre, questi 4 territori, oltre a doversi confrontare con le complessità dovute al Covid, hanno purtroppo come comune denominatore il desiderio di lasciarsi alle spalle le conseguenze del post sisma che hanno mutato il contesto sociale ed operativo del tessuto economico nelle aree del cratere. Pertanto, risulta evidente come la grande opportunità che dobbiamo cogliere sia quella di interpretare fattivamente le esigenze delle PMI consentendo loro di realizzare gli investimenti ed il rilancio evitando di converso un lento prosciugare del tessuto economico delle quattro Regioni”.
“L’operazione appena conclusa – afferma il presidente di Uni.Co Confidi Maurizio Paradisi – è un’iniziativa in cui abbiamo creduto molto e che riteniamo rappresenti un punto di partenza e non di arrivo. Un ringraziamento lo voglio rivolgere a tutti quei soggetti che hanno creduto in questo progetto che porta sul mercato un intermediario finanziario che incrementa la capacità di interlocuzione con le istituzioni nazionali, regionali e con l’intero sistema del credito, di origine bancaria. I nostri valori restano i medesimi e continueremo ad affiancare il mondo delle piccole e medie imprese affinché queste ultime possano affrontare i cambiamenti messi all’ordine del giorno del contesto economico in cui ci troviamo ad operare. Innovazione e competenza sono le bussole con le quali continuare a favorire l’accesso al credito delle Pmi agevolando il loro rapporto con il sistema bancario”.
Uni.Co. diventa il confidi più grande del centro sud Italia e da luglio rappresenterà 65.000 imprese
Jesi, 20 maggio 2022- “Marche. Il ruolo di Uni.Co. per l’economia e il credito a favore delle Pmi” era il titolo del convegno che si è svolto questa mattina all’Hotel Federico II di Jesi. E chi meglio di Uni.Co. poteva organizzare un appuntamento per fare un focus su un tema particolarmente importante come il credito in un periodo delicato come quello che si sta attraversando. All’evento di questa mattina hanno portato il loro contributo anche Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche e associazioni di categoria che fanno parte del Confidi che, a Jesi, oltre alla rappresentanza marchigiana ha invitato anche i colleghi di Umbria, Abruzzo e Molise.
“Vi ringrazio per quello che avete fatto – ha esordito il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – per la sopravvivenza delle imprese messe a dura prova non ultimo dal conflitto Russia-Ucraina. Per la nostra regione le Pmi sono imprescindibili e continueremo a dialogare e a confrontarci con Uni.Co. per far crescere il nostro tessuto imprenditoriale”. Poi la parola è stata presa dal presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini che si è congratulato con Uni.Co. per “essere riuscito ad inglobare altre regioni e aver dato così un ‘peso’ ed una rappresentanza al centro Italia. Dobbiamo continuare il percorso di condivisione e come Camera di Commercio possiamo contribuire a garantire quell’equilibrio finanziario di cui hanno bisogno le imprese”.
Il territorio per Uni.Co. è fondamentale ed in rappresentanza del territorio, otre che “padrone” di casa è intervenuto il sindaco di Jesi Massimo Bacci che ha puntualizzato: “va riconosciuto a chi ha amministrato in questi anni Uni.Co. una grande capacità di visione perché si dà veramente la possibilità di dare un supporto alla Pmi. Creare un’unica struttura, di dimensioni importanti come sta facendo Uni.Co, aiuterà a dare risposte ancor più importanti agli imprenditori che hanno bisogno di credito”.
Ad illustrare le prospettive future di Uni.Co. è stato il presidente Maurizio Paradisi: “La nostra mission va oltre le sigle che ci rappresentano. Siamo cresciuti tantissimo in questi anni, abbiamo affrontato venti contrari, la pandemia ed ora il conflitto Ucraina-Russia, ma dal primo luglio rappresenteremo 65.000 imprese socie e questo significa che abbiamo lavorato bene prima e stiamo lavorando ben oggi, tutti insieme. Dobbiamo ringraziare noi la Regione Marche per le azioni messe in campo – come, ad esempio, la Legge 13 e il bando per la capitalizzazione -, e le associazioni che fanno parte del Confidi perché sono la nostra bussola”.
Il direttore di Confindustria Marche Paola Bichisecchi ha aggiunto: “Le Marche hanno dovuto fare i conti con la perdita di Banca Marche, il sisma, la pandemia ed il conflitto che per una regione manifatturiera come la nostra è ancor più pesante. Devono ripartire gli investimenti produttivi e deve aumentare la diversificazione dei mercati, le aziende avranno bisogno di liquidità e le linee di finanziamento agevolato saranno un fattore importante”.
Il segretario di Cna Marche Otello Gregorini ha evidenziato: “Uni.Co. rappresenta il passaggio dal particolare al generale. La sfida non è più quella di un territorio regionale ma è più ampia e guarda ad altre regioni. Il connubio tra Uni.Co. e le associazioni è stringente ed ha portato Uni.Co. ad essere non uno strumento, ma lo strumento. Ad affiancare il confidi c’è la Regione che aiuta a scaricare a terra le azioni messe in campo”.
Azioni che sono condivise anche da Confartigianato Marche come sottolineato dal segretario Marche Gilberto Gasparoni: “C’è un ottimo spirito di quadra con tutte le associazioni e per tutte le piccole imprese, che rappresentano il 99% della nostra economica, Uni.Co. è essenziale, ancor di più oggi visto il difficile quadro generale che stiamo vivendo. La volontà delle piccole imprese è comunque forte e lo dimostrano le risposte ai bandi della Regione, come le 1.600 domande per il bando sull’artigianato o le 600 per la capitalizzazione”.
Un contributo sulla visione delle associazioni è stato portato anche dal direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco: “Siamo all’interno di Uni.Co. da poco, nemmeno un anno, ma abbiamo sposato la carta del credito insieme perché vogliamo essere vicini alle imprese perchè le nostre imprese hanno grandi difficoltà. Dobbiamo finanziare le nostre aziende per rilanciare il nostro territorio e le banche da sole non possono farlo”.
Poi si è parlato del dialogo strategico tra Uni.Co. e Regione Marche con il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni: “Chissà che da Jesi anche Uni.Co. non diventi quello che è diventato Federico II. La nostra regione ha bisogno di cambiare gioco e di farsi forza dalle sofferenze che ha subito. Lo scenario che abbiamo davanti cambia costantemente e questo ovviamente mi preoccupa perché genera fragilità. Se siamo qua è perché dobbiamo domandarci cosa ne sarà del credito fra qualche mese quando verrà a mancare l’attivo circolante. Non possiamo permetterci una recessione, non possiamo permetterci un sistema bancario che chiede pegni su finanziamenti garantiti dallo stato. Il nostro sistema d’impresa è talmente piccolo che non è bancabile ma se continua questo percorso noi rischiamo le radicazioni L’unico intermediario che ci ha messo la faccia veramente in questi anni è stato Uni.Co. che è il solo fattore di anti fragilità che si può mettere a difesa del sistema economico”.
Obbiettivi e numeri di Uni.Co. sono stati illustrati dal direttore generale Paolo Mariani: “Abbiamo cercato di adottare una struttura organizzativa volta a recepire le innovazioni del mercato, incentivato le attività di consulenza, raggiunto gli obiettivi e consolidato i risultati. Lo abbiamo fatto grazie alla Legge 13, Legge 20/2003, le 47/2020 e il fondo per la capitalizzazione. Questo grazie anche alla collaborazione con la Regione Marche, all’Università Politecnica delle Marche, all’Istao. La strategia è stata anche quella di guardare al di fuori delle Marche, arrivare prima in Umbria e poi in Abruzzo e Molise. Perché aggregare il mondo dei Confidi è fondamentale, solo una struttura importante può intercettare al meglio il mercato. Dal 2006 ad oggi i finanziamenti erogati sono stati 60.554, questi hanno generato 2,7 miliardi di finanziamenti bancari e 84 milioni di finanziamenti pubblici. Quest’anno, fino ad oggi, abbiamo deliberato volumi per 71,5 milioni di euro, l’obiettivo del piano industriale per il 2022 è di 155 milioni euro, impiegando 130 dipendenti in 7 sedi differenti”.
Le considerazioni finali sono state dell’assessore al Bilancio della Regione Marche Guido Castelli: “La risposta di Uni.Co. è il frutto di una risposta comunitaria, quella di chi ha fatto squadra ed ha trovato la disponibilità e il sostegno della Regione con il coordinamento della Camera di Commercio, che ha reso fluida e possibile la risposta stessa. Insieme dovremo preoccuparci di chi rischia di non farcela, delle imprese non bancabili, degli imprenditori che hanno bisogno di assistenza e di quelli che cercano mercato. Anticipo che stiamo lavorando ad uno strumento nuovo rispetto alla Legge 13 perché c’è l’esigenza di individuare modalità alternative che facciano fronte alle nuove esigenze”.
CNA: “Caro bollette? Arriva l’accordo tra Uni.Co. Umbria e UniCredit a sostegno dei costi energetici delle imprese”
Prevista l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati rimborsabili in 13 mesi
Contro il caro bollette delle piccole e medie imprese arriva, su input della CNA, l’accordo sottoscritto da UniCredit e Uni.Co, il confidi interregionale del centro Italia espressione della stessa CNA e di altre associazioni di categoria.
Nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Perugia, tra il direttore regionale della CNA, Roberto Giannangeli, il direttore generale di Uni.Co., Paolo Mariani, e Luigi Giganti, Area Manager Small Business Umbria UniCredit, è stata confermata la volontà di supportare le piccole e medie imprese in questa fase così difficile.
In base all’accordo sottoscritto, infatti, UniCredit metterà a disposizione delle imprese associate a Uni.Co. e CNA la possibilità di accedere a finanziamenti con tassi agevolati e rimborsabili nell’arco di tredici mesi. In questo modo, le aziende potranno distribuire i maggiori costi dovuti ai rincari dell’energia e delle materie prime su un orizzonte temporale più vasto.
Per accedere al finanziamento ciascuna impresa dovrà rivolgersi ai servizi finanziari di Uni.Co., disponibili in Umbria presso tutte le sedi territoriali della CNA, dove gli esperti del confidi effettueranno una valutazione dell’effettivo fabbisogno aziendale basandosi sulle bollette e sulle spese fin qui sostenute.
“Ringraziamo Unicredit per l’iniziativa riservata alle PMI colpite dal rincaro dell’energia in un contesto economico già duramente afflitto dalla crisi pandemica – ha affermato Paolo Mariani di Uni.Co.”, sottolineandone l’importanza e l’opportunità al fine di soddisfare le esigenze delle imprese del territorio.
“L’intesa raggiunta a livello nazionale tra CNA e UniCredit – ha aggiunto Roberto Giannangeli – ci ha portati a sottoscrivere un ulteriore accordo territoriale per cercare di porre un argine a quello che è diventato il problema maggiore delle imprese: la sostenibilità dei costi energetici che, oggi, rischia di fermare le attività produttive.”
Per Andrea Burchi, regional manager Centro Nord UniCredit, “Con questo accordo intendiamo rispondere alle necessità delle PMI rispetto a un problema non differibile, in una logica di attenzione e presenza attiva rivolta al territorio. Le imprese associate a Uni.Co. e alla CNA potranno infatti beneficiare di linee di credito dedicate per limitare l’effetto negativo del caro-energia. Ciò si inserisce nel quadro delle misure eccezionali che UniCredit mette a disposizione per le PMI italiane, come il plafond da 3miliardi e attività di consulenza specifica, per aiutarle a fronteggiare i rincari energetici e delle materie prime; e per supportare le aziende più esposte alle criticità emerse sul fronte degli scambi commerciali internazionali.”
Sinergia UNI.CO. – UniCredit: supporto alle imprese della regione Marche per affrontare i rincari del costo dell’energia
Uni.Co. e UniCredit hanno siglato un accordo finalizzato a dare un supporto concreto alle aziende delle Marche che si trovano alle prese con i rincari dell’energia elettrica.
UniCredit mette infatti a disposizione delle imprese marchigiane associate a Uni.Co. – società che opera a supporto delle imprese mettendo a loro disposizione un’ampia varietà di servizi e prodotti aderenti alle esigenze delle realtà del territorio – la possibilità di accedere a finanziamenti con tassi agevolati e rimborsabili nell’arco di tredici mesi. In questo modo, le aziende potranno distribuire i maggiori costi dovuti ai rincari dell’energia e delle materie prime su un orizzonte temporale più vasto.
Per accedere al finanziamento ciascuna impresa dovrà rivolgersi ai servizi finanziari di Uni.Co. Marche che effettueranno una valutazione dell’effettivo fabbisogno aziendale basandosi sulle bollette e sulle spese fin qui sostenute.
L’accordo è stato siglato per UniCredit da Silvano La Ghezza, Area Manager Small Business Marche; e per Uni.Co. dal Direttore Generale, Paolo Mariani.
Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co., ringrazia dell’iniziativa che UniCredit ha riservato alle PMI colpite dal rincaro energia in un contesto economico già duramente afflitto in questi anni dalla crisi pandemica, sottolineando l’importanza e l’opportunità che questa misura riveste al fine di soddisfare le esigenze delle imprese del territorio delle Marche.
Dichiara Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit: «Con questo accordo intendiamo rispondere alle necessità delle PMI rispetto a un problema non differibile, in una logica di attenzione e presenza attiva rivolta al territorio. Le imprese associate a Uni.Co. potranno infatti beneficiare di linee di credito dedicate per limitare l’effetto negativo del caro-energia. Ciò si inserisce nel quadro delle misure eccezionali che UniCredit mette a disposizione per le Pmi italiane, come il plafond da 3miliardi e attività di consulenza specifica, per aiutarle a fronteggiare i rincari energetici e delle materie prime; e per supportare le aziende più esposte alle criticità emerse sul fronte degli scambi commerciali internazionali”.